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Quali sono i fattori di rischio del cancro della pelle a cellule
squamose o carcinoma squamocellulare?

 

L’esposizione eccessiva e non protetta alle radiazioni ultraviolette (UV) provenienti dal sole esterno o dalle lampade abbronzanti interne è il principale fattore di rischio per lo sviluppo del cancro della pelle a cellule squamose (SCSC). Le radiazioni UV danneggiano le sequenze corrette di DNA nelle cellule squamose e, una volta che il DNA è danneggiato, esiste il rischio che venga riparato in modo improprio, in particolare con danni ripetuti ed esposizione cumulativa. Poiché il danno al DNA si accumula nel tempo, l’invecchiamento aumenta anche il rischio di SCSC, insieme al danno indotto dai raggi UV durante l’infanzia e l’adolescenza.

Sono a rischio le persone che lavorano all’aperto o trascorrono gran parte del loro tempo libero all’aperto, soprattutto se non sono protette dalle radiazioni ultraviolette, così come chiunque utilizzi dispositivi abbronzanti indoor. Anche coloro che hanno una storia di ustioni cutanee, traumi o infiammazioni croniche corrono un rischio maggiore. I pazienti immunocompromessi, in particolare i pazienti con una storia di trapianto d’organo, corrono un rischio significativamente più elevato.

Le persone con la pelle più chiara, specialmente quelle con pelle sensibile al sole che presenta lentiggini e si brucia rapidamente, corrono il rischio più elevato perché sono più suscettibili ai danni UV. Tuttavia, la SCSC si verifica tra persone di tutte le carnagioni cutanee.

Mutazioni genetiche rare, come l’epidermolisi bollosa distrofica recessiva o lo xeroderma pigmentoso, possono aumentare significativamente il rischio di formazione aggressiva di SCSC. Queste condizioni genetiche influiscono sulla capacità della cellula di riparare il DNA danneggiato dalle radiazioni UV.

Oltre alle radiazioni UV, l’esposizione ad altri agenti contribuisce al rischio di SCSC. L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro del 2023 elenca l’arsenico, l’azatioprina, il catrame di carbone, la ciclosporina, gli oli minerali e di scisto, la fuliggine e i raggi X o le radiazioni gamma come agenti cancerogeni che contribuiscono allo sviluppo del cancro della pelle non melanoma.

Il sistema immunitario indebolito mette le persone a rischio di SCSC, inclusa l’immunosoppressione a seguito di trapianto di organi o infezione da virus dell’immunodeficienza umana. Esistono prove che l’infezione virale da poliomavirus o da tipi specifici di virus del papilloma umano aumenta il rischio di SCSC, in particolare tra le persone immunocompromesse per altri motivi. Anche condizioni di salute come la leucemia linfocitica cronica o il linfoma sopprimono il sistema immunitario, aumentando il rischio di SCSC. L’immunosoppressione non solo aumenta il rischio di sviluppo di SCSC, ma anche di recidiva, metastasi e mortalità.